LA CIALMA DI PIETRA
Sul versante di Punta Cia esposto a nord ovest, è presente una parte d’arrampicata dove troverete una serie di vie aperte una quindicina di anni fa da Massimiliano Celano e Tiziano Marchetti. Tutte le vie partono da un pianoro erboso ai piedi di Punta Cia, che si raggiunge tenendo la sinistra a una cinquantina di metri prima della cima in direzione del Colle Lavenca e proseguendo in cresta no a quota 2278 m, dove si trovano le doppie di calata, sei da 30 m. Il dislivello di avvicinamento è calcolato dalla stazione di monte della seggiovia al punto dove si trovano le doppie di calata.
GRAMPA NORAMA
Dettagli
Quota base via (m): 2200
Dislivello avvicinamento (m): 600
Sviluppo arrampicata (m): 170
Esposizione: Ovest
Grado massimo: 6a+
Difficoltà obbligatoria: 6a+
Descrizione
L1: su per placchetta fessurata, ristab. a dx, e vago diedro (25 m 6a)
L2: su a sx poi a dx e ancora a dx per afferrare un un bordo (35 m 6a)
L3: a sx spit e poi scelta camino di dx 5b fessure di sx 5b, risalto in opposizione e sosta (35 m)
L4: scelta a dx bel diedro 6a asx gran bel diedro (30 m 6a)
L5: verso sx su spigolo e poi placca (30 m 5c)
L6: facilmente in vetta (20 m 3c)
DIEDRO FREDDO
Dettagli
Quota base via (m): 2200
Dislivello avvicinamento (m): 450
Sviluppo arrampicata (m): 180
Esposizione: Ovest
Grado massimo: 6b
Difficoltà obbligatoria: 5c
Descrizione
S1: Attaccare a dx di un masso appoggiato, dopo qualche metro muretto impegnativo (30 m 6b)
S2: Diedrino con uscita in placca a dx (30 m 6b)
S3: Diedro fessurato (30 m 6a)
S4: Verso dx nel diedro grande (40 m 5c)
S5: Fessura incastro e placca a dx (30 m 6a)
S6: In alto verso uno spit e poi traverso a dx su fessura (35 m 5c)
GRAN CA’MM’INO’
Dettagli
Quota base via (m): 2200
Dislivello avvicinamento (m): 450
Sviluppo arrampicata (m): 180
Esposizione: Ovest
Grado massimo: 6c
Difficoltà obbligatoria: 6b
Descrizione
La via ha inizio a dx delle doppie di Freddo diedro e troverete un ometto e una scritta alla base.
L1: salire uno sperone in dulfer (30 m 6b)
L2: placca, posizionare bene i friends per raggiungere il primo spit molto in alto, poi spit lontano molto (35 m 6c)
L3: lama sottile e poi ingresso nel camino — stare esterni e consigliabile senza zaino — (40 m 6b)
L4: ancora nel diedro più semplice (35 m 6a)
L5: primi metri per arrivare ad una grande spaccatura, guardare a dx di uno sperone e trovare lo spit, poi in alto a sx in placca (6a)
L6: facilmente in cima (20 m)
A FIANCO DEL KAOS
Dettagli
Quota base via (m): 2200
Dislivello avvicinamento (m): 600
Sviluppo arrampicata (m): 120
Esposizione: Sud-Ovest
Grado massimo: 6b
Difficoltà obbligatoria: 6a
Descrizione
Dalle doppie andare a dx (faccia a valle) verso uno spigolo (50 m circa) dove inizia la via.
L1: su per muretti sino ad entrare in un diedro obliquo in strapiombo, uscendo su ballatoio (6b 30 n)
L2: partenza verticale e poi spigolo molto bello (35 m 6a)
L3: dritti e poi a sx in un bel diedro sino ad uscire da un camino alla sosta (30 m 6a)
L4: scendere leggermente verso sx ed entrare tra due ali di roccia, affrontare un boulder poi un successivo muretto, dopodiché si raggiunge la punta (30 m 6b)
Da qui breve doppia riporta alla partenza.
VERSO IL CHIODOFISSO
Dettagli
Quota base via (m): 2200
Dislivello avvicinamento (m): 600
Sviluppo arrampicata (m): 110
Esposizione: Sud-Ovest
Grado massimo: 6c
Difficoltà obbligatoria: 6a
Descrizione
La via attacca 10 mt a dx di Kaos sotto la verticale di un gran tetto fessurato
L1: per diedrino e poi bel diedro (30mt 5c)
L2: su per rocce rotte e poi bella pacca (30 mt 6a)
L3: traverso a dx e poi diritti su spigolo (25 mt 6a)
L4: a sx del tettone (no spit) sino alla sosta di Kaos (6c 20 mt)
L5: ultimo tiro di Kaos (6b 30 mt)
Si attacca in mezzo due diedri con lo spit ben visibile in alto, poi facilmente si va a reperire un altro diedro
verso destra con uno spit a meta sosta su comodo terrazino (30 mt 5C 2 spit).
2L dritti in fessura ben proteggibile poi un paio di passi delicati di placca portano alla sosta (6a 5 spit 30m 3L). Attraversare a destra verso delle fessure in modo da portarsi sotto il grande tetto che si raggiunge salendo in piedi su un grosso masso, che però non è troppo stabile, quindi prestare attenzione (6a 3 spit 30m). Di qui passare a sinistra del tetto per una bella fessura in dulfer e poi facile in sosta in comune con Kaos (2 spit 6C 20 m).
SICURO È MORTO
Dettagli
Dislivello avvicinamento (m): 700
Sviluppo arrampicata (m): 180
Esposizione: Ovest
Grado massimo: 6a
Dif coltà obbligatoria: 5b
Descrizione
L1: supera lo zoccolo che sostiene la parte sinistra della parete; individuato il diedro appoggiato con le
spaccature, risalirlo no sotto un tettino che si supera con movimento atletico ma non dif cile utilizzando la lama soprastante e la placchetta a sx (4+), procedere sempre dritti per blocchi facili no alla base della parete vera e propria pochi metri a dx di una lama staccata con marcata fessura ad arco. In questo punto è possibile attrezzare una buona sosta con un nut medio e un chiodo piatto. Nessun chiodo, friend no ai medi.
L2: risalire il primo muro davanti a se utilizzando la lama staccata (4+) alla vostra sx, issarsi sulla cengia con rododendri ( sfruttando gli stessi per forza di cose) e dirigersi a sx dove inizia un diedro, affrontare un passo per ribaltarsi su un’altra cengetta, poi bella roccia nel diedro che diventa lamone staccato (5b). Un passo ad incastro porta a ribaltarsi nell’antro tra lamone e parete, sosta su blocco incastrato e cordone. Nessun chiodo, friend no ai medi.
L3: è il tiro chiave della via. Alzarsi per alcune lame buone ma senza un bel suono (meglio proteggersi subito dopo) no ad un gradino (5). Seguire il fussurino verticale soprastante: proteggere il passo duro piantando un buon chiodo e un friend 0.4BD subito sopra alzarsi sul muro no a raggiungere un altro punto dove è possibile piazzare uno 0.5BD e poi ancora no ad una manettina dove è possibile mettere un microfriend (6a pieno), quindi salire verso dx la placchetta senza possibilità di ulteriori assicurazioni per alcuni metri (5c) no a raggiungere un gradino dove alcune lame permettono di proteggersi nuovamente. Da qui travesare per 15m verso sx, prima più dif cile ma proteggibile, poi più facile no alla sosta a spit e cordone sotto ad un tettino. Un chiodo universale, microfriend e friend no al 2BD.
L4: traversare ancora verso sx (5b) no ad entrare in un bel diedro a lame atletico (5c). Sosta su bloccone
appoggiato e cordone. Nessun chiodo, friend no al 2BD.
L5: salire una facile rampa verso dx no a riportarsi con un movimento scomodo nel diedrone che sorregge la cima, entrare nel diedro e uscire con movimento atletico dal primo tettino-sporgenza che lo chiude (5b). Qui è possibile o proseguire a dx nel diedro o come in apertura salire dritti una placchetta con fessurina ascendente da dx a sx: friend 0.3BD e eventualmente chiodo a lama mediocre no a reperire la soprastante fessura verso sx (5c). Poi dritti per fessure e blocchi no in cima. Sosta due spit cordone ed anello. Un chiodo a lama e friends.
ORCO CHE VISTA
Dettagli
Quota base via (m): 2200
Dislivello avvicinamento (m): 600
Sviluppo arrampicata (m): 180
Esposizione: Ovest
Grado massimo: 6b
Difficoltà obbligatoria: 5c
Descrizione
L1: attaccare a dx di una larga dulfer in alto passo difficile su placchetta (30 mt 6b)
L2: salire tutto il diedro 30 mt (6a+)
L3: a sx poi verso dx su comoda terrazza (30 mt 5c)
L4: andare a sx su belle lame (30 mt 5a)
L5: splendida lama dopo a dx per fessure (30 mt) – NB: il secondo spit è lontano e la lama non è proteggibile (6a+ a sx 2 mt), ma c’è un’altra fessurina proteggibile che porta oltre la lama (6a+)
L6: a dx verso uno spit, ribaltasi sopra e continuare sino in cima (6a+).
CHIACCHIERE E DISTINTIVO
Dettagli
Quota base via (m): 2100
Dislivello avvicinamento (m): 600
Sviluppo arrampicata (m): 160
Esposizione: Sud-Ovest
Grado massimo: 6a+
Difficoltà obbligatoria: 5c
Descrizione
L1: salire a sx di un diedro fessurato con uscita su rododendri, sosta a friend
L2: con percorso non obbligatorio e disturbato dalla vegetazione portarsi sulla cengia
L3: traverso verso dx (faccia a monte) su cengia, passare tra la parete e un gendarme, sosta a friend alla base della fessura
L4: salire il diedro fessurato sulla sx con uscita sbilanciante e proseguire no a raggiungere un albero su cui si fa sosta (6a+)
L5: salire qualche metro no a raggiungere una netta fessura, seguirla no a un piccolo tetto, superarlo e
proseguire qualche metro ancora. sosta su terrazzino, tiro molto bello (6a)
L6: salire prima una fessura poi proseguire in placca (5b, facile ma improtggibile) no a portarsi alla base di due fessure. da qui 2 possibilità; o per la larga fessura di sx (5c) o per il diedro di dx (6a). Sosta poco più in alto su clessidra più friends
L7: proseguire dritti per fessure un po’ strapiombanti sino in vetta.
NB: soste non attrezzate, via schiodata.
PENSIERI LONTANI
Dettagli
Quota base via (m): 2200
Dislivello avvicinamento (m): 600
Sviluppo arrampicata (m): 180
Esposizione: Ovest
Grado massimo: 6c
Difficoltà obbligatoria: 6a+
Descrizione
Per ora partenza in comune con diedro freddo.
L: a dx di un grande blocco poi muretto difficile, non salire alla sosta di diedro freddo ma a dx verso due spit da collegare — ometto — (25 mt 6b)
L2: verso il primo spit poi inizia il traverso a dx. Prendere una cornice che accetta un bd 0.4, salirla e
traversare al secondo spit .Qui il passo è un po particolare per moschettonare il terzo spit, salire in verticale sino ad una tacca che permette il moschettonaggio e scendere un metro e continuare ad attraversare a dx sino a brancare un bel bordo rotondo. Ancora uno spit che permette il superamento di un grosso ciuffo d’erba e super lama che porta in sosta (30 mt 6b 5m spit)
L3: tiro lungo. Partenza su lama larga poi nel diedro passo dif cile e con arrampicata continua sino alla sosta (40 mt 6c 3 spit)
L4: ancora diedro gioiello e uscita a dx su spit da collegare (30 mt 6a)
L5: dalla sosta salite al primo spit poi un bel traverso a sx porta a ribaltarsi su un piccolo tetto e quindi alla sosta su cengia di rododendri (30 mt 6a 3 spit)
L6: a sx per entrare il un breve camino ed arrivo su grande cengia, proteggersi allo spit e superare un
caratteristico tetto a zeta fessurato (bello) in uscita in alto a dx due spit di sosta. È possibile spezzare il tiro sulla cengia approntando una sosta volante per meglio assicurare il passaggio del tetto (35 mt 6b 1 spit).
Foto e testi originali di Massimiliano Celano e Tiziano Marchetti si trovano su www.gulliver.it